venerdì 18 ottobre 2013

IL BLOCCO DEI CONTRATTI E L'ALCHIMIA DEI SINDACATI.

Siamo in Sicilia, e qui si sa , le cose vanno lentamente se non ci sono le giuste “pressioni”, o viceversa troppo velocemente se c’è la vera intenzione di farle andare avanti. Il blocco dei contratti di lavoro nel pubblico impiego, prorogato al 31 dicembre 2014, ha messo in ginocchio l’intera categoria di lavoratori, trasformando di fatto gli stipendi a semplici sussidi. L’assimilazione tra dipendenti pubblici e “nuovi poveri” è realistico. In attesa che la politica si svegli, i sindacati provano ad utilizzare quei pochi strumenti di cui dispongono per ridurre o quantomeno per alleggerire le difficoltà dei propri iscritti. Nell’amministrazione regionale siciliana, nella fattispecie, le parti sociali spingono per anticipare le risorse del FAMP (fondo destinato a compensi diversi), per consentire così alle famiglie dei dipendenti di prendere un po’ di ossigeno e alleggerire la pressione economica in attesa di tempi migliori. La proposta arriva dal SADIRS, sindacato maggioritario tra i dipendenti della Regione Siciliana, che riprende un vecchio progetto suggerito e voluto fortemente dalla base, che prevede di “mensilizzare” parte di questo Fondo, e ridurre l’attenzione dei vari ”predatori“ sempre pronti ad attingere a piene mani sul “patrimonio “ dei lavoratori, accantonato e fortemente custodito nel tempo. Ma oggi, inspiegabilmente, è avvenuta una spaccatura, forte e dolorosa, perché la dirigenza della CISL e dell’UGL siciliana si schiera apertamente con l’ARAN, opponendosi alla “mensilizzazione” del Fondo, frantumando così i rapporti tra i sindacati stessi, ma soprattutto accrescendo i tempi di approvazione di una proposta che la maggior parte dei lavoratori apprezza e aspetta da tempo. Il Commissario dell’ARAN, intanto, dopo nove mesi di fermo “biologico”, riesce a mettere una pezza e approvare l’erogazione del FAMP . Di mensilizzazione se ne riparlerà in futuro . La necessità di un confronto rimane indispensabile, ne siamo convinti, ma è altrettanto importante che si comprenda anche il momento particolarmente delicato che attraversano i lavoratori, che non solo subiscono passivamente il blocco del contratto di lavoro (2009), ma sono costretti a guardare, ormai con costanza e impotenza, un ingiustificato disinteresse del Governo che vede i regionali come una palla al piede anziché un prezioso strumento da tutelare . Adesso la parola al Presidente Crocetta e alla sua Giunta per l’approvazione dell’accordo e poi il pallino nuovamente al tavolo sindacati – ARAN Sicilia per la ratifica finale.