venerdì 20 maggio 2016

Regioniamo Sicilia!

I Cantieri Culturali alla Zisa hanno dato il battesimo alla prima festa dei dipendenti regionali. Tre giorni intensi, rigorosamente pieni di manifestazioni e di intrattenimenti, dove la qualità non è stata assolutamente lasciata al caso. Si deve riconoscere agli organizzatori di aver realizzato un evento che nel bene o nel male rimarrà nei ricordi di chi l’ha vissuto come una buona iniziativa. In ogni caso è stata un’idea brillante, la pietra miliare di un avvenimento che se riproposto, con i giusti accorgimenti, potrebbe diventare la “festa madre” e non più “la non festa” dei lavoratori regionali. Un ottimo progetto, che ha coinvolto tanti “cervelli buoni” della nostra amministrazione, messi insieme da quel Paolo Luparello, testardo e ammirevole promotore, “ideatore” dell’Associazione “ perché no...”, che per primo ci ha messo la faccia. Mesi e mesi di preparativi, impelagato in una farraginosa burocrazia organizzativa che come tutti sappiamo non è facile assecondare, Luparello è riuscito lì dove nessuno ha mai osato, scommettendo con se stesso sulla riuscita della manifestazione, che, come prima “puntata” non è andata niente male. E’ chiaro che qualcuno in preda a crisi di gelosia o invidia che sia, polemizzerà, attaccherà, criticherà, ma non mi pare che altri in passato abbiano mai provato a fare qualcosa di simile. Una partenza a razzo il venerdì pomeriggio, giornata inaugurale, con la rappresentazione di un ballo in costume che ha prima incuriosito e successivamente divertito i presenti, che hanno manifestato la loro soddisfazione con lunghi applausi e tantissime foto alla bellissima coreografia del folto gruppo di danzatori. Spettacoli musicali, Tavole rotonde, riflessioni, presentazioni, confronti, esibizioni, incontri culturali e mostre fotografiche hanno animato l’ambiente circostante occupando tutti gli spazi temporali agli ospiti che non hanno avuto possibilità alcuna di annoiarsi. La presenza di tanti colleghi che non si rivedevano da anni, i visi trasformati dall’età, i ricordi passati, le chiacchiere, hanno comunque assicurato alla manifestazione un’atmosfera festosa. Insomma, come si dice, comunque sia andata è stato un successo. Paolo e la sua troupe ce l’hanno fatta.

venerdì 6 maggio 2016

Il gioco dei ricorsi

Ricorsi si, ricorsi no. Decine le problematiche da delegare agli avvocati per avviare procedimenti contro l’amministrazione regionale per inadempienze varie o per lesioni di diritti sacrosanti come sono quelli relativi al rinnovo contrattuale o alla trattenuta sulle pensioni. Qualche sindacato ancora non ha le idee chiare, qualcun altro non riesce a tenere il gioco, soprattutto perché i dipendenti sono in palla, non riescono più a capire il ruolo del sindacato che stando alle ultime riunioni simula ricorsi (a pagamento) ma non assicura niente . Intanto il Governo regionale ridimensiona le loro prerogative con la “scusa” che la Corte dei Conti le ritiene decisamente eccessive, e decide che anche in Sicilia verranno introdotte nuove figure come quella del Rappresentante Sindacale Unitario (RSU), soggetto già presente in tutti i contratti di lavoro ma mai voluto dalle sigle sindacali maggioritarie, che vedrebbero così ridimensionato il loro “potere” contrattuale. Ma ormai la riforma è matura, e la macchina è partita. Gli RSU saranno al più presto introdotti nell’ordinamento dell’amministrazione regionale. Niente più RSA quindi, indicati e nominati direttamente dai “capi” sindacali, ma soggetti lavoratori eletti democraticamente dai dipendenti stessi. L’accordo è passato tra non pochi mugugni, ma alla fine il buon senso ha avuto ragione, e l’ARAN, su indicazione del Governo regionale, sta elaborando il regolamento attuativo da sottoporre ai sindacati che dovranno approvarlo e indire subito le elezioni che in linea di massima dovrebbero svolgersi a settembre o al massimo a ottobre prossimo.