lunedì 4 novembre 2013

Il blocco dei contratti e le notizie “colorate”.

Il blocco dei contratti di lavoro nel pubblico impiego, prorogato al 31 dicembre 2014, ha messo in ginocchio l’intera categoria di lavoratori, trasformando di fatto gli stipendi a semplici sussidi. L’assimilazione tra dipendenti pubblici e “nuovi poveri” oggi è fortemente realistica. In attesa, dunque, che la politica si risvegli, i sindacati provano ad utilizzare quei pochi strumenti di cui dispongono per ridurre o quantomeno per alleggerire le difficoltà dei propri iscritti. Nell’amministrazione regionale siciliana, nella fattispecie, le parti sociali spingono per anticipare le risorse del FAMP (fondo destinato ad attività complementari), così da consentire alle famiglie dei dipendenti di prendere un po’ di ossigeno e alleggerire la pressione economica in attesa di tempi migliori. La proposta arriva dal SADIRS, sindacato maggioritario tra i dipendenti della Regione Siciliana, che riprende un vecchio progetto suggerito e voluto fortemente dalla base, che prevede di “mensilizzare” parte di questo Fondo, e ridurre così l’attenzione dei vari ”predatori“ sempre pronti ad attingere a piene mani sulla “dote” dei lavoratori, accantonato e fortemente custodito negli anni. Ma oggi, inspiegabilmente, è avvenuta una spaccatura, forte e dolorosa, perché la dirigenza della CISL e dell’UGL siciliana non appoggia tale “richiesta”, accrescendo i tempi di approvazione di una proposta che la maggior parte dei lavoratori apprezza e aspetta da tempo. Il Commissario dell’ARAN, intanto, dopo nove mesi di fermo “biologico”, riesce a mettere una pezza e approvare l’erogazione del FAMP . Di mensilizzazione se ne riparlerà in futuro . La necessità di un confronto rimane indispensabile, ne siamo convinti, ma è altrettanto importante che si comprenda anche il momento particolarmente delicato che attraversano i lavoratori, che non solo subiscono passivamente il blocco del contratto di lavoro (2008), ma sono costretti a guardare, ormai con costanza e impotenza, un ingiustificato disinteresse del Governo che vede i regionali come una palla al piede anziché un prezioso strumento di collaborazione . Intanto i media (giornale di sicilia in primis), non perdono l’occasione per attaccare l’accordo, spacciandolo per privilegio. L’opinione pubblica grida allo scandalo prendendo per buona la notizia e scatena una guerra contro i dipendenti regionali “rei”, forse, di avere un posto di lavoro. L’obiettivo di sicuro è stato raggiunto, le copie di giornali vendute sono cresciute, ma resta il danno causato alla parte più debole dell’anello: i lavoratori. Infatti, preso atto della “scandalosa” notizia, il Presidente Crocetta e la sua Giunta, rimandano la ratifica dell’accordo e di conseguenza vengono allungati i tempi per l’erogazione del FAMP, che da decenni è parte integrante del salario dei dipendenti regionali.