lunedì 18 febbraio 2013

Pregiudizio e malcostume.

Un nuovo caso di assenteismo, l’ennesimo, colpisce il feudo dell’amministrazione regionale. In un momento di profonda crisi di credibilità, questa mazzata non ci voleva proprio. Adesso diventa  tutto più difficile. Innanzitutto perché è impossibile sostenere qualsiasi tesi a giustificazione degli autori del fatto accaduto, soprattutto perché risulta  pregiudizievole per i sindacati (l’ultimo baluardo rimasto) esporsi a difesa di questi “pseudo-lavoratori” che si macchiano di un’azione così tanto “ ignobile”, e poi perché tutto questo accresce i pregiudizi verso i dipendenti pubblici, che godono di garanzie occupazionali sicuramente maggiori di qualsiasi altra tipologia di lavoratori, pregiudizi che nel loro diffondersi,  non lasciano scampo a nessuno, il messaggio è forte e chiaro “siete tutti uguali”.
Bisogna dare atto che i commenti, a margine di ogni articolo pubblicato sul caso, non lasciano spazio al ben che minimo dubbio sul sentimento di disdegno della gente comune: vergogna! vergogna perché in un momento in cui un padre di famiglia si toglie la vita per un lavoro che manca, altri “rubano” lo stipendio facendo leva su di un malcostume di cui si è particolarmente abusato (e parlato) negli anni passati, e che si pensava ormai quasi del tutto rientrato (per l’azione lodevole delle forze dell’ordine in primis e quasi mai per una seria presa di coscienza dei soggetti). Altro che moralità. Il caso, quello recente accaduto all’ispettorato dell’Agricoltura di Trapani lascia perplesso anche chi negli anni  ha abusato anch’esso dei mancati controlli e della totale libertà di cui godeva,  e che ora alla luce di quanto sta accadendo, passa in rassegna con terrore i propri sbagli.
Adesso al di là dei provvedimenti giudiziari e disciplinari a cui verranno sottoposti i furbi e maldestri dipendenti (non oso chiamarli lavoratori), c’è una responsabilità morale che  si porteranno addosso per tutta la vita. Bisognerà domani dare una risposta ai propri figli. E sarà difficile rispondere, anzi  impossibile.

Nessun commento:

Posta un commento