venerdì 6 maggio 2016

Il gioco dei ricorsi

Ricorsi si, ricorsi no. Decine le problematiche da delegare agli avvocati per avviare procedimenti contro l’amministrazione regionale per inadempienze varie o per lesioni di diritti sacrosanti come sono quelli relativi al rinnovo contrattuale o alla trattenuta sulle pensioni. Qualche sindacato ancora non ha le idee chiare, qualcun altro non riesce a tenere il gioco, soprattutto perché i dipendenti sono in palla, non riescono più a capire il ruolo del sindacato che stando alle ultime riunioni simula ricorsi (a pagamento) ma non assicura niente . Intanto il Governo regionale ridimensiona le loro prerogative con la “scusa” che la Corte dei Conti le ritiene decisamente eccessive, e decide che anche in Sicilia verranno introdotte nuove figure come quella del Rappresentante Sindacale Unitario (RSU), soggetto già presente in tutti i contratti di lavoro ma mai voluto dalle sigle sindacali maggioritarie, che vedrebbero così ridimensionato il loro “potere” contrattuale. Ma ormai la riforma è matura, e la macchina è partita. Gli RSU saranno al più presto introdotti nell’ordinamento dell’amministrazione regionale. Niente più RSA quindi, indicati e nominati direttamente dai “capi” sindacali, ma soggetti lavoratori eletti democraticamente dai dipendenti stessi. L’accordo è passato tra non pochi mugugni, ma alla fine il buon senso ha avuto ragione, e l’ARAN, su indicazione del Governo regionale, sta elaborando il regolamento attuativo da sottoporre ai sindacati che dovranno approvarlo e indire subito le elezioni che in linea di massima dovrebbero svolgersi a settembre o al massimo a ottobre prossimo.

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