giovedì 22 febbraio 2018

La sanità in Sicilia. Cronaca di un percorso vissuto


In generale dico che funziona, male, ma funziona. Un'organizzazione ancora imperfetta, dove i vertici sembrano latitanti, tranne per poi ammonire o contestare i subalterni, Infermieri e OSS, questi sicuramente più vicini ai problemi dei pazienti. Problemi che non sono soltanto di salute, ma che possono anche essere fisici, morali, sociali, comunque personali. Gente che vive distante chilometri e chilometri dall'ospedale, che lascia il parente ammalato dentro il nosocomio ed è costretta ad andar via e non potergli stare vicino a confortarlo, consapevole che comunque potrebbe anche non vederlo mai più. 
Non si è nello stato d'animo giusto, ed è inconfutabile il fatto che la presenza di un congiunto in un momento così delicato possa aiutare psicologicamente il paziente a superare il momento critico. NO, assolutamente, non si può restare, se non pochi minuti per il "ricevimento". NO anche davanti a casi di inabilità completa o comunque parziale  del paziente. Al nord non è così, mi si dice, nessuno può "assistere" i malati tranne il personale sanitario. Vero, ma è pur vero che in qualsiasi momento della giornata il paziente dovesse avere bisogno di assistenza, nel giro di pochi minuti, se non di secondi, il personale sanitario è presente, e sempre vigile. 
Medici, Infermieri e Operatori sanitari sono a disposizione del malato (mi raccontano che addirittura passano più volte durante la notte  con la lampadina tascabile a controllare i ricoverati ad uno ad uno senza disturbarli). E poi perchè prendere ad esempio sempre il nord? chi dice che il loro sistema sia quello giusto e che quello nostro, magari su questo tema, debba essere viceversa obbligatoriamente quello sbagliato?
Che dire, le polemiche non aprono le porte, ma portano al rancore. Non mi pare di aver mai sentito un primario "richiamare" il Direttore Generale  dell'Azienda per dire "guarda Capo che il mangiare è pessimo,  e i pazienti fanno arrivare le pietanze direttamente da casa": NO, in quel caso i congiunti servono , eccome, e il Direttore non si disturba per queste piccolezze che potrebbero costargli "il posto" ! Pazienti con patologie particolari che si vedono assegnare un'alimentazione senza nessun riguardo alla loro situazione clinica: pane duro, anzi "flessibile", pasta immangiabile e secondi di quarta serie.
Per non parlare dei letti, dove i materassi, già sottili per i fatti loro, sono consumati dall'usura, e dove dormire rimane appunto un "sogno".
Un discorso a parte merita la pulizia dei locali, chiaramente affidate a ditte esterne che nel tempo trascurano i particolari per dedicarsi soltanto a ciò che "si vede".
Questa e tanto altro ancora è la sanità siciliana 2.0, un carrozzone che solo a parlarne vengono i brividi, ma che a viverla diventa devastante. 
Certo c'è di peggio in altre regioni italiane, c'è anche di peggio nei Paesi oltre confine, ma c'è anche di meglio ovunque. Tutto è legato alle "teste buone", rare, ma che esistono. 
Nessuno vigila, se non per far "sentire" chi comanda, e poi tutti si lamentano. Basta un operatore assente perchè ammalato per far bloccare la macchina e inscenare così teatrini e polemiche; i turni saltano, il personale è poco e stressato e per quanto svolto lo stipendio è basso. Forse è tutto vero, ma agli ammalati chi ci pensa????

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